Archivio per ottobre, 2011

Quando cantavo le mie canzoni
sul palco, da sola
quando pronunciavo le mie parole
sperando che fossero udite
vedevo che mi sorridevi
era una realtà o solo una mia fantasia
che tu fossi sempre là nell’angolo
di questo insignificante piccolo bar.
La mia ultima notte qui per te
le stesse vecchie canzoni, ancora una volta
la mia ultima notte qui con te?
forse sì, forse no
in qualche modo mi piaceva il tuo modo di fare
come hai timidamente posato i tuoi occhi su di me
oh, te ne eri mai accorto?
Che avevo i miei su di te.
Tesoro, così sei qui
con quello sguardo sul tuo viso
come se tu non fossi mai ferito
come se tu non fossi mai giù
sarò l’unica per te
che ti pizzica dolcemente ma di sicuro
se ti acciglierai
saprò che non sei un sognatore.
Allora lascia che mi avvicini a te
vicina come volevo essere
vicina abbastanza per me
da sentire il tuo cuore battere forte
e stare qui per sussurrarti
quanto ho amato i tuoi tranquilli occhi su di me
ti eri mai accorto
che avevo i mei su di te.
Tesoro, dividi con me
il tuo amore se ne hai abbastanza
le tue lacrime se le stai trattenendo
o la sofferenza se si tratta di questo
come posso farti capire
che sono più del vestito e della voce
basta che stendi la mano verso di me e allora
saprai che non stai sognando.

Titolo Originale: Eyes on me
Compositore: Nobuo Uematsu
Testo: Kako Someya
“Final Fantasy VIII”
Traduzione: Claudio Es. (Fargus)

E’ nuovo… tu sei nuova… la strada che sto intraprendendo è nuova… tutto ha un tono di novità… ha un sapore diverso… Più li guardo e più mi emozionano… Devo ammettere che non riesco a concentrarmi più dal momento che il mio sguardo si perde nella loro ricerca. Ti prendo la mano e tu lasci tranquillamente che io lo faccia. Sono cosi calde… calde di affetto, questo me lo conferma il tuo sorriso.
Sembrano come due piccolissime stelle, appaiono quasi irraggiungibili… invece sono qui, ad una decina di centimentri dal mio viso. E mi vien da poggiare la mia fronte sulla tua, per lasciarmi perdere e catturare da questi tuoi dolci occhi a forma di stella.  Eppure dentro di me percepisco una fredda paura, sento un’ansia che ristagna nel mio Io più interiore, spero solo di non farmi male a forza di sognare… a forza di sognare. Passare questa sera con te è stato meraviglioso agl’occhi miei: la Luna sulla sinistra, Te sulla destra e Roma sullo sfondo. Non è uno spettacolo che i più possono permettersi… Lascio che il fiume possa scorrere su questo letto indisturbato, come il tempo che, inesorabile, passa, lasciandosi dietro tutto il vecchio e ricercando costantemente il nuovo nell’avvenire. Invece questa sera  par’esser stato un viaggio… un viaggio che invero mi spaventa, ma allo stesso tempo mi affascina e mi interessa. Un viaggio che pare non essersi affatto curato della forza inarrestabile del Tempo, perchè ha permesso di lasciarci fuggire dai soliti schemi, i soliti ritmi, le solite leggi. Ci ha guidato verso un punto dell’universo in cui nessuno e dico nessuno ha potuto notarci, permettendoci indisturbatamente di compiere questo salto.
Viaggio che purtroppo poi ha avuto termine, ma che non smetterà di presentarsi a Noi…
Perchè basterà nuovamente perdersi in quel tuo sguardo… in quelle tue labbra… in quel tuo bacio…
Di cui già ne sento la mancanza.

Se solo tu lo vorrai, quanto lo vorrei io adesso.