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Stasera è un pò diverso, ti guardo negli occhi, ma con fatica reggo la sfida.
Mi chiedo dove la troveremo… quella serenità che stasera non è più mia.
Mi chiedo dove saremo domani… quel domani di cui distrattamente mi hai parlato.

E sarai nel mio cuore? Sarò io nel tuo?

Adesso sento solo un vuoto, un freddo vuoto nel mio cuore… Sono qui, tu sei li… Avvicinati!
Quale domani ci aspetta? lo possiamo scegliere solo noi il nostro domani… Ma come si fa a fare una scelta quando non si conoscono le opzioni? Come si fa a pensare a domani, se non si è certi nemmeno di quello che c’è oggi. E dunque la domanda è: quale oggi?

Quale domani? quale oggi?
Però poi arrivi tu, cosi… saltellando… con quel tuo sorriso innocente. Mi fai incavolare!! Poi però mi accorgo che la serenità sta proprio li, tra una piccola pozzanghera di acqua piovana e te che ci saltelli dentro… Ma sarà veramente lei? Quella serenità che ora non sento più mia? Sarà veramente lei? Che da quando ti ho conosciuto sembra essersi affezionata a te… Prima io e Serenità stavamo quasi sempre insieme… Ma ora… ora che ho conosciuto te… Basta che manchi e Serenità preferisce seguirti… Però basta che torni… Basti tu per rendermi felice. Ancora una volta… e un’altra ancora.

Mi sento molto confuso… sarà il doverci fare l’abitudine, sarà il tempo che bisogna lasciarlo scorrere, saranno le occasioni da cogliere al volo quando capitano, saranno le esperienze, le risate, i pianti, le litigate, i sorrisi, gli abbracci e i baci… le carezze. Ma io mi soffermo a pensare anche a quale sarà il nostro domani… Noi… in quale domani?

Sono qui stasera, che par esse n’ondata del Poseidone.
Stasera sono qui, che Silenzio maestoso m’assale.
Sono qui stasera, che tanto precipita come Lucifero.
Stasera sono qui, che Serenità fiamma s’è sparita.
Sono qui stasera, che non s’avvede acceso Ricordo.
Stasera sono qui, che tanta e tanta Gioia s’è spenta.
Sono qui stasera, che canto salici piangenti a Rime sparse.
Stasera sono qui, che io Imperatore ne divengo servo.
Sono qui stasera, che canto in chiasmo dell’Amore dato.
Stasera sono qui, che t’odo lontano frammento d’un sussurro.
Sono qui stasera, che Muraglia s’è dinnanzi estesa.

Spengo le candelle della notte, mi stendo nudo sul letto e osservo il soffitto leggermente illuminato dal chiarore della luna che culla tra la finestra e le pareti della stanza. Morfeo finalmente si fa vivo…
Si è pronti per partire per questo lungo viaggio?
Siamo qui ora… finalmente insieme. E si parte…

Arrivederci amici miei, i miei sogni son ora il mio dono più grande.

Dove vai, Serenità?